
Schiacciato tra Cannes e Venezia, Kosslick ha puntato con più perspicacia su iniziative parallele al programma ufficiale, è il caso di 'In the Food for Love', il 4° 'Culinary Cinema' che già dal titolo promette bene: undici opere che parlano di cibo, amore, natura e ambiente presentati da star del mondo culinario che a turno prepareranno manicaretti ispirati agli stessi film, tra cui quello di Guadagnino. Il 12 febbraio sarà invece il giorno di 'Metropolis' di Fritz Lang, proiettato nella versione integrale (30 minuti in più) e accompagnato dalla colonna sonora originale di Gottfried Huppertz eseguita dal vivo dalla Rundfunk Sinfonieorchester di Berlino.
Due ottime mosse mediatiche: in anteprima mondiale 'Shutter Island' di Martin Scorsese, tratto dall'avvincente libro di Dennis Lehane, con Leonardo Di Caprio e Mark Ruffalo, e 'The Ghost Writer' di Roman Polanski (agli arresti domiciliari, non potrà essere presente al festival). Due storie intriganti, la prima più di autore che di suspense, la seconda ispirata al romanzo dello (scrittore) giornalista Robert Harris, protagonista un ex Primo Ministro inglese con molti scheletri nell'armadio tra cui torture e nefandezze varie con la collusione della Cia… Tra finzione e verità, guest star: Ewan McGregor e Pierce Brosnan. Da menzionare, in gara per l'Orso d'Oro, anche 'Na Putu' ('On the Path') della bosniaca Jasmila Žbanić, gia' a Berlino nel 2006 con il tragico 'Grbavica', 'Bal' ('Honey') del turco Semih Kaplanoglu (due anni fa in concorso a Venezia con 'Sut'), e in apertura il cinese 'Apart Together' di Wang Quan'an.
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