11 gen 2010

Roma. La Pittura di un Impero


La "Roma. La Pittura di un Impero" vuole presentare al pubblico un quadro complessivo del livello artistico raggiunto dalla pittura romana in un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il IV secolo d.C., dalla formazione dell'Impero con le conquiste dei regni greco-ellenistici d'Oriente, dominati dai successori di Alessandro Magno, fino al suo tramonto. Sono esibiti in mostra affreschi, a volte intere pareti per offrire un'idea dei sistemi compositivi, dipinti a tempera e ad encausto (cera fusa), su tavola, su lino o su vetro.La perdita della grande pittura greca nel suo complesso non deve essere d'impedimento per conoscere ed apprezzare quanto di meglio è stato prodotto in età romana; è anzi l'occasione per esaminare più compiutamente le opere pittoriche superstiti cercando di riflettere sulle continuità formali. Era la pittura la forma artistica prediletta dai greci, ancora più della scultura: eppure, di essa si è preservato pochissimo. Del tutto perdute sono le opere della grande pittura dei maestri greci (Polignoto, Parrasio, Zeusi, Apelle), di un livello così alto da essere apprezzate anche a Roma e pagate autentiche fortune. Anche dei più famosi pittori romani si sono salvate solo labili tracce. Di pochi di essi conosciamo i nomi: Studius (o Ludius) esperto nella pittura di paesaggi, e Fabullus (o Famulus), autore della decorazione pittorica della Domus Aurea di Nerone.
Circa 100 opere di eccezionale eleganza e raffinatezza organizzate in cinque diverse sezioni, per ricostruire, dunque, la complessità di una scuola figurativa da cui deriva lo sviluppo dei generi pittorici moderni a partire da Raffaello, solo per citare un esempio. Tutti prestiti provenienti dai più importanti siti archeologici e musei del mondo, tra cui il Louvre di Parigi, il British Museum di Londra, i musei archeologici di Monaco, Francoforte, Zurigo ma anche il Museo Archeologico di Napoli, gli Scavi di Pompei, il Museo Nazionale Romano, i Musei Vaticani e i Musei Capitolini di Roma, musei famosi e molto frequentati in cui a volte, però, le singole opere possono perdersi. Il valore della mostra è infatti anche nel 'rivelare' pezzi magnifici e famosi, mettendoli sotto una luce di interpretazione del tutto nuova e allestite in una scenografia ideata dal grande regista Luca Ronconi che torna, ancora una volta, a curare l'allestimento di una grande mostra.
fonte:scuderiequirinale.it

8 gen 2010

Inaugurato a Dubai il grattacielo più alto del mondo


E' dieci metri più altro del previsto il grattacielo dei record di Dubai. Spingendo il dito sul pulsante che ha dato il via a un fantasmagorico gioco pirotecnico, lo sceicco Mohammad Bin Rashed Al-Maktoum ha inaugurato dopo 4 anni di lavori - un anno di ritardo sul previsto - il Burj (in arabo torre) Dubai, che fino a oggi si stimava sarebbe stato alto 818 metri, ma, si è scoperto, ha superato se stesso di dieci metri.L'avveniristica struttura, cattedrale nel deserto dei cantieri bloccati dalla crisi, ha 160 piani e supera di oltre 300 metri l'attuale detentore del record, la torre Taipei 101 a Taiwan. La torre centrale ovale è circondata da altre strutture minori, che ne replicano la forma per diminuirne la resistenza al vento. Costruito da 12.000 lavoratori, la superficie totale è di 344.000 metri quadri.
Il grattacielo, ha detto il presidente della società costruttrice, la Emaar, Mohammad al Abbar, è visibile da oltre 90 chilometri di distanza. Dei 160 piani, 49 saranno destinati ad uffici e 61 ad appartamenti: in totale sono previsti 1.100 appartamenti.Il grattacielo è dotato di 58 ascensori che viaggiano ad una velocità record di 10 metri al secondo. Al 124esimo piano, una balconata panoramica aperta al pubblico offrirà vedute della città a 360 gradi. All'interno è previsto anche un Hotel Armani, curato dallo stilista italiano.
fonte:rainews24

3 gen 2010

Box office, senza rivali 'Natale a Beverly Hills'. Ma il fenomeno è 'Hachiko'


Il cinepanettone continua a guidare il box office delle festività: gli incassi di 'Natale a Beverly Hills' hanno raggiunto dal 18 dicembre al primo gennaio -secondo gli ultimi dati Cinetel- oltre 17 milioni di euro (17.387.232,26), seguiti da 'Io Marilyn' di Leonardo Pieraccioni (9.750.486,03), uscito lo stesso giorno, e da 'Sherlock Holmes' che, uscito il 25 dicembre, ha già ottenuto quasi 9 milioni (8.790.402,42), superando in alcune giornate anche il film di Neri Parenti.
Notevole la performance di 'Hachiko', il commovente film con Richard Gere che in tre giorni (è uscito il 30 dicembre) ha incassato quasi un milione di euro (928.233,09).
A cinque giorni dall'Epifania 'Natale Beverly Hills' si è già consacrato come blockbuster di tutta la stagione, superando gli incassi totalizzati dagli altri film record del periodo come 'New Moon' (uscito il 18 novembre e arrivato a 16.429.248,78 euro), 'Up' (uscito il 15 ottobre e arrivato a 15.764.313,52 euro), 'A Christmas Carol' (uscito il 3 dicembre e arrivato a 15.160.474,17 euro), '2012' (uscito il 13 novembre e arrivato a 14.312.543,49 euro) e 'Cado dalle nubi' (uscito il 27 novembre e arrivato a 12.959.930,59 euro).
fonte:adn

RILEVAZIONE AUDIENCE BY