13 gen 2010

TERREMOTO DEVASTA HAITI, "OLTRE 100. 000 MORTI"

(AGI) -Catastrofe ad Haiti, devastata da un terremoto che ha provocato oltre 100 mila morti. La capitale dell'isola caraibica, Port-au-Prince, non esiste piu', "e' stata rasa al suolo", ha raccontato sconvolto il console negli Stati Uniti, Felix Augustin. Il senatore haitiano, Youri LaTortue, ha parlato di mezzo milione di vittime. Il Paese, con quasi 10 milioni di abitanti di cui l'80% vive sotto la soglia di poverta', "e' distrutto", ha riferito da Miami il presidente Rene' Preval, che ha parlato di "migliaia di vittime". Ma il premier, Jean-Max Bellerive, ha spiegato che potrebbero esserci "oltre centomila morti". A Port-au-Prince, il terremoto ha distrutto l'edificio che ospitava il quartier generale della missione dell'Onu (Minustah). Molte le vittime tra i caschi blu: e' morto il comandante della missione, il generale tunisino Hedi Annabi, e con lui otto cinesi, tre giordani e undici brasiliani. In tutto, sono 200 i dispersi tra il personale internazionale delle Nazioni Unite. E' crollato anche il parlamento e la cattedrale, mentre il palazzo presidenziale e' rimasto gravemente danneggiato. Da Washington, Barack Obama ha promesso aiuti "rapidi e coordinati" e si e' appellato alla comunita' internazionale affinche' si mobiliti per aiutare la popolazione. Il presidente Usa ha garantito ogni risorsa a disposizione dell'America "per salvare quanti sono rimasti intrappolati sotto le macerie e per portare gli aiuti umanitari agli haitiani". Tre dei quattro ospedali di Port-au-Prince sono crollati e l'unico ancora attivo e' al collasso. Nella capitale si e' sbriciolata anche la prigione e decine di detenuti sopravvissuti sono riusciti a evadere. E' caos totale nel Paese, dove si segnalano gia' i primi atti di sciacallaggio. I peacekeeper dell'Onu stanno tentando di mettere in sicurezza le armi. In soccorso, Obama ha inviato anche truppe per garantire la sicurezza nelle strade di Port-au-Prince. L'Unita' di crisi della Farnesina ha riferito che sessanta dei 191 italiani presenti sull'isola sono in salvo. Il ministero degli Esteri sta verificando le voci secondo le quali tra i morti vi sarebbe anche un connazionale. La terra e' tremata martedi' alle 22.53 ora italiana (le 16.53 a Haiti): la prima scossa potentissima, con epicentro a una ventina di chilometri dalla capitale, e' stata seguita da altre decine di assestamento. La catastrofe ha innescato la macchina degli aiuti umanitari: dalle Nazioni Unite, all'Unione europea, dall'Italia alla Spagna, sono partiti subito i primi mezzi di soccorso per la popolazione dell'isola caraibica. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, ha annunciato un primo stanziamento di 10 milioni di dollari, mentre la Commissione europea ha devoluto un finanziamento di emergenza di 3 milioni di euro. Un appello alla "generosita' di tutti" per aiutare il Paese piu' povero dell'emisfero occidentale e' stato rivolto anche dal Papa.
fonte: AGI

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