21 mar 2010

Il Fai apre 590 monumenti per i 18 anni della Giornata di Primavera


La Giornata di Primavera del Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano, compie 18 anni, e si regala un'edizione straordinaria e ricca di novità. L'appuntamento degli italiani con le bellezze del nostro Paese, rese accessibili gratuitamente per l'occasione, è per sabato 27 e domenica 28 marzo in 225 città italiane e vedrà l'apertura di ben 590 monumenti. Ad aprire la presentazione della 18ma edizione della Giornata Fai, il ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, che si dice "particolarmente felice di presentare la 18ma Giornata Fai di Primavera. Il Fai è il miglior esempio di gestione privata di un bene pubblico, qual è per definizione il patrimonio artistico del nostro Paese''. Il ministro è infatti convinto che ''sia compito fondamentale dello Stato tutelare i beni culturali disponendo di leggi e gestendo al meglio le risorse, ma altresì che la vera spinta alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio nasca soprattutto dai privati, che in esso ritrovano la loro identità di popolo e rinsaldano i loro vincoli comunitari''.
Centottantasei luoghi di culto, centodieci tra ville e palazzi, quarantasette tra borghi e quartieri, ventinove castelli e quarantasei tra piccoli musei, archivi e biblioteche visitabili gratuitamente ma con un contributo libero, fortemente sollecitato pero' dagli organizzatori. ''Il significato di questa iniziativa è portare il maggior numero di italiani a conoscere le bellezze del loro patrimonio, allo scopo di sensibilizzarli nella tutela -spiega il presidente del Fai Ilaria Borletti Buitoni- perché non si può tutelare ciò che non si conosce. Perciò è vero che il contributo è libero, però è necessario che la gente contribuisca, perche' 'Fai' e' anche voce del verbo 'fare', e noi facciamo tanto, spesso con restauri costosissimi e abbiamo bisogno, oltre che del sostegno del Governo, anche di quello di tutti gli italiani''. Un'altra importante novita' dell'edizione 2010 sara' la possibilita', per i visitatori di lingua straniera, di essere accompagnati nella visita da interpreti che spiegheranno loro le bellezze artistiche nella loro lingua. ''Si tratta di un messaggio di integrazione davvero importante in questo momento'', sottolinea la Buitoni.

fonte: Adnkronos

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