30 ago 2010

SCUOLA: PRECARI MANIFESTANO A MONTECITORIO, NO ELEMOSINE MA ASSUNZIONI


Ritiro dei tagli, assunzione dei precari a tempo indeterminato, rifiuto del maestro unico e ritiro della riforma della scuola secondaria. Queste le richieste del Coordinamento Precari Scuola di Roma che questa mattina hanno partecipato a un sit-in a Montecitorio. ''Non accettiamo elemosine che servano a tirare a campare ancora un anno nel precariato - lamentano - vogliamo l'assunzione a tempo indeterminato e il ritiro dei tagli''. Al presidio ha partecipato anche Giacomo Russo, precario di Palermo in sciopero della fame dal 17 agosto.'' Questa mattina - racconta all'ASCA - c'e' stata una buona piazza anche perche' siamo di fronte a un'emergenza democratica nel nostro paese. Sono molto soddisfatto per la presenza di tutte le forze che si battono in difesa della scuola. Avevo chiesto di non trovare bandiere per evitare strumentalizzazioni e cosi' e' stato. E' stata una bella mattinata, la stanchezza c'e' ma la carica e' tanta. Sono disposto a smettere lo sciopero della fame se la Gelmini in un dibattito pubblico mi convince che la sua e' una buona riforma''. In piazza con i precari anche il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo: ''Eravamo un centinaio, sono venuti anche alcuni parlamentari tra cui il senatore del Pd Giuseppe Lumia e Francesca Puglisi, della segreteria del Partito Democratico, responsabile Scuola. Noi abbiamo rimarcato le nostre motivazioni e la protesta continuera' fino a che non ci saranno risposte esaurienti dal Governo''.Da parte nostra, spiega, ''abbiamo messo in campo delle proposte concrete: i tagli devono essere bloccati, bisogna coprire i posti vacanti e poi c'era il meccanismo di reclutamento pluriennale proposto dal Governo Prodi che doveva stabilizzare 150mila precari in tre anni con le graduatorie ad esaurimento. Oggi nelle graduatorie ci sono circa 277mila iscritti e sono circa 20mila i lavoratori che quest'anno attendono un incarico e che resteranno a casa e il decreto 'salva-precari', di fatto, salva solo il 16% dei docenti che l'anno scorso hanno avuto una supplenza e il 5% del personale Ata''. Per questo, le proteste proseguono: ''Stasera verso le 18 il presidio si spostera' al Miur e poi e' in corso in tutta Italia una protesta piu' ampia. A Pisa questa mattina i precari hanno bloccato le nomine per le supplenze annuali''. Insomma, conclude Pantaleo, ''andiamo verso una situazione di tensione sociale. Spero che il Governo apra un tavolo, che si apra un confronto. Noi da ottobre faremo uno sciopero di un'ora ogni 15 giorni. Da parte della Gelmini si parla di tutto tranne che dei precari. Il ministro parla anche della Fiat, di Marchionne, ma non delle questioni della scuola''.

fonte: ASCA

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