25 nov 2010

Università, blitz degli studenti al Colosseo


Anche oggi prosegue l'occupazione degli atenei con nuove proteste da Nord a Sud. E non mancano le tensioni e gli scontri con le forze dell'ordine.
A Pisa in piazza dei Miracoli, gli studenti universitari sono saliti sulla torre pendente. Nella piazza centinaia di turisti, di cui molti stranieri, bloccati da un cordone dei manifestanti, stanno seguendo la protesta con macchine fotografiche e telefonini.
A Roma un gruppo di circa 150 manifestanti ha fatto irruzione nel Colosseo. 'E oggi i leoni siamo noi', hanno cantato gli studenti. Dopo aver acceso fumogeni e intonato cori all'indirizzo del governo contro la riforma, i manifestanti hanno mostrato i loro striscioni nell'Anfiteatro Flavio, prima di lasciare gli anelli e defluire verso l'esterno. Nessun incidente si è registrato nel corso della protesta.
Gli studenti delle scuole secondarie e dell'università della Capitale si sono raccolti in piazza Montecitorio. Il presidio con un centinaio di manifestanti, ha raggiunto l'area del Parlamento blindata con transenne. "Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la citta'", lo slogan piu' cantato dagli studenti. Esposte anche bandiere dell'Unione sindacale di base (Usb) e dei Cobas, mentre un altoparlante ha diffuso musica ad alto volume. In piazza anche il Popolo Viola a sostenere la protesta degli studenti. ''Fa parte della nostra mobilitazione permanente -spiega all'Adnkronos Gianfranco Mascia, animatore del Popolo viola e fra gli organizzatori del NoBDay- è la prima volta che giovani e studenti scendono in piazza per chiedere di studiare di più. Questa -rimarca- è la differenza di questa protesta rispetto alle mobilitazioni del '68''. Nel pomeriggio il presidio si è sciolto, per proseguire in direzione del Pantheon. Intanto la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2010-2011 dell'Università La Sapienza, prevista per domani, è intanto rinviata a data da destinarsi per disposizione del Rettore Luigi Frati.
A Firenze circa 500 studenti dei collettivi si sono scontrati con la polizia nel tentativo di impedire lo svolgimento di un convegno sull'immigrazione a cui ha partecipato il sottosegretario Daniela Santanché. Gli studenti hanno cercato di sfondare per due volte il cordone di polizia: gli agenti in tenuta antisommossa con caschi e scudi hanno respinto gli assalti, con delle cariche di alleggerimento. Ne sono nati dei tafferugli e degli scontri fisici tra studenti e forze dell'ordine, a terra è rimasto uno studente ferito alla testa con perdita di sangue. Il giovane si è poi fatto medicare al pronto soccorso. Lievemente feriti altrei cinque studenti e un agente.
A Torino dopo Palazzo Nuovo, dove l'occupazione con blocco della didattica è cominciata martedì, e l'occupazione del Politecnico, avvenuta ieri sera al termine di una assemblea, oggi è la volta delle sedi di Fisica e Chimica che da questa mattina sono 'bloccate' da picchetti degli studenti. Sfidando il freddo i ricercatori torinesi hanno trascorso la seconda notte sul tetto di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. Momenti di tensione davanti al palazzo della Giunta regionale. Un gruppo di manifestanti, dopo aver tentato di entrare nel palazzo che è presidiato dalle forze dell'ordine, ed essere stato respinto, ha cominciato a tirare uova e qualche fumogeno contro il palazzo. Tra i lanci è volata anche qualche bottiglietta d'acqua.
Incidenti si registrano anche a Milano, dove la protesta degli studenti non si ferma: dopo l'assalto in via Manin, la carica di alleggerimento davanti alla sede del Politecnico, dopo aver rivolto cori contro la sede di Forza Nuova di piazza Aspromonte, lo scontro si e' poi spostato in piazzale Loreto, all'angolo con via Gran Sasso, dove manifestanti e forze dell'ordine sono arrivati due volte al contatto. Nel primo caso si e' trattata di una carica di alleggerimento, nel secondo caso i tafferugli sono esplosi con maggiore violenza. Le cariche, a colpi di manganello, sono scattate sulla scala della stazione e lungo i binari del tram.: sono almeno un paio i manifestanti che sono rimasti contusi. Gli altri manifestanti, circa 200, hanno occupato l'incrocio causando disagi al traffico.
La protesta si allarga a macchia d'olio e arriva al Sud. Cortei, blocchi stradali e nuove scuole occupate. Non accenna a rientrare neanche a Palermo la protesta. Oggi altri cortei hanno invaso le strade paralizzando il traffico. Gli studenti hanno raggiunto le sedi dell'Ufficio scolastico provinciale in via Praga e della Provincia a Palazzo Jung in via Lincoln.
Anche in Sardegna dilaga la protesta nelle università di Cagliari e Sassari . A Sassari da ieri sera studenti e ricercatori si sono barricati sul tetto del Rettorato e hanno occupato anche un'aula della sede centrale, all'ingresso del quale hanno appeso cartelli in dieci lingue diverse, dall'italiano all'arabo, con la scritta: ''Io sono contrario''.
fonte: Adnkronos

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