8 apr 2009

Terremoto

L'Aquila, 8 apr. (Adnkronos/Ign) –
Dopo la forte scossa di terremoto delle 19,42 di ieri, nuovi eventi sismici hanno caratterizzato la notte in tutta l'area abruzzese già colpita. Alle 6,27 di questa mattina si è registrata una nuova scossa di magnitudo 3.7 della scala Richter.
Ieri, l'ultima forte scossa di magnitudo 5.3 è stata avvertita nettamente a Roma, anche se l'epicentro è stato localizzato nella zona compresa tra i comuni di Fossa e Sant'Eusanio Forconese. Si sono verificati altri crolli, tra cui quello della Basilica in piazza Duomo a L'Aquila. Dall'inizio del sisma sono state registrate 354 scosse, 182 soltanto nella giornata di ieri e una sessantina di magnitudo superiore al 3.0.
Intanto è salito a 260 il bilancio delle vittime, secondo l'ultimo aggiornamento fornito dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che oggi è tornato in Abruzzo. ''Assistiamo quasi 28mila sfollati'' ha detto il premier. Il Coordinamento dei soccorsi della Protezione Civile ha deciso di istituire, per motivi igienico-sanitari, un punto di raccolta per l'identificazione delle vittime. Il riconoscimento delle salme potrà essere effettuato dai parenti presso lo stabilimento della ex Kristall Carni. Secondo quanto riferiscono i Vigili del Fuoco restano ancora da recuperare ''dalle 20 alle 30 persone''. Mentre è stato estratto il cadavere dell'ultimo giovane che risultava disperso tra le macerie della Casa dello Studente. Si tratta di un giovane israeliano.
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha fatto sapere che la fase di ricerca dei superstitie il recupero dei corpi che si trovano ancora sotto le macerie durerà "fino a Pasqua". Fino a quella data ''ci sarà un'azione incessante h24 di ricerca dei superstiti e di recupero di coloro che hanno perso la vita sotto le macerie", ha spiegato Maroni. Poi, ha aggiunto il ministro, inizierà una seconda fase di messa in sicurezza delle strutture e partirà il lavoro di ricostruzione che non sarà "né facile né breve". Il titolare del Viminale ha ribadito che "il governo è determinato a realizzare una ricostruzione rapida e senza sprechi", coinvolgendo la Regione, la Provincia e il Comune che in questi giorni hanno fornito "una prova encomiabile".
Sul fronte delle verifiche per prevenire eventuali episodi di sciacallaggio, decine di persone ritenute sospette sono state controllate la scorsa notte da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. La vigilanza diurna e notturna è stata concentrata nei luoghi più colpiti dal terremoto e in particolare nel centro storico de L'Aquila. Oltre mille gli uomini delle forze dell'ordine impegnati nei controlli all'interno della città e nei paesi colpiti dal terremoto. Un'attività così intensa che ha scongiurato qualsiasi fenomeno criminale.I funerali di Stato per le vittime si terranno venerdì alle 11 nel piazzale della scuola della Guardia di Finanza de L'Aquila, alla presenza delle istituzioni nazionali e locali e di un rappresentante del Papa. A quanto apprende l'Adnkronos dalla Curia arcivescovile del capoluogo abruzzese, Benedetto XVI ha concesso una dispensa straordinaria per celebrare l'eucarestia e la liturgia funebre nel giorno del Venerdì Santo. Il giorno e l'ora delle esequie sono state concordate su indicazione della Protezione Civile.
Domani intanto è atteso a L'Aquila, intorno alle 9,30, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Dopo un sopralluogo nel capoluogo, il capo dello Stato dovrebbe visitare alcuni dei luoghi più colpiti, tra i quali probabilmente anche Onna, per poi tornare a L'Aquila e forse incontrare i giornalisti. Al momento, comunque, è stato stilato solo un programma di massima, che nelle prossime ore sarà posto al vaglio del Quirinale. Napolitano probabilmente parteciperà anche ai funerali di Stato.Oggi si è recato in visita alle zone terremotate anche Dario Franceschini. ''Avevo il dovere, la voglia, il bisogno di andare a vedere per capire la situazione non soltanto vedendola raccontare - ha detto il segretario del Pd - Ho deciso stanotte, senza avvisare i dirigenti locali del partito, le autorità o la stampa''.

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