15 set 2009

C'era una volta..la scuola

14 SETTEMBRE 2009 - LA SCUOLA IN PIAZZA - MANIFESTAZIONE REGIONALE A PALERMO - IN 4.000 TRA DOCENTI E ATA PER DIFENDERE LA SCUOLA PUBBLICA.
La manifestazione di Palermo ha messo in evidenza l’enorme dramma sociale che il territorio siciliano sta vivendo a causa dei tagli operati dal Governo nazionale. Circa 4.000 i partecipanti arrivati da tutte le parti dell’Isola. Il corteo si è snodato per le vie della città partendo da Piazza Marina alle 10.30 per arrivare, intorno alle ore 13.00, a Piazza Indipendenza sotto il Palazzo della Presidenza della Regione, dove ha sostato per circa 3 ore nell’attesa che la delegazione ricevuta dall'assessore Arnao, composta da sindacalisti e precari, comunicasse l’esito dell’incontro. La delegazione della FLC Cgil ha rappresentato le ragioni della manifestazione e ha chiesto al Governo regionale di istituire un tavolo di crisi per dare risposte concrete alla scuola siciliana sia sul piano didattico che occupazionale. Accolta la proposta della delegazione, al termine dell’incontro è stata formalizzata l'istituzione di un tavolo politico regionale sulla scuola siciliana. La prima riunione è stata fissata per martedì 22 settembre 2009 presso la Presidenza della Regione. La Flc Cgil di Catania, nel giudicare positivamente l’apertura del tavolo regionale, ritiene necessario continuare la mobilitazione dei lavoratori fino a quando non saranno ritirati i provvedimenti Gelmini - Tremonti e non sarà adottato un piano di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti.Catania, 15 settembre 2009
Fonte:aetna.net

A Roma un gruppo di studenti sul tetto delle Sapienza a sostegno dei precari Milano, la prima occupazione dell'anno contro l'abolizione dei corsi serali.
Scuola, non si fermano le proteste. Il Pd: "I tagli suicidio collettivo".
Franceschini: "Licenziamenti di massa, è emergenza sociale.
"I Cobas: "Pronti allo sciopero generale per il 23 ottobre"
Scuola senza pace, ancora i precari l'oggetto del contendere. Questa mattina a Roma il segretario del Partito Democratico Dario Franceschini ha tenuto una conferenza stampa sul "dissesto della scuola", mentre il responsabile Educazione del Pd Giuseppe Fioroni ha risposto al ministro Gelmini che ieri aveva invitato gli insegnati troppo politicizzati a "lasciare la scuola e candidarsi". Solidarietà per i precari anche da parte degli studenti, che all'università La Sapienza di Roma si sono lanciati in una singolare protesta salendo sui tetti della città universitaria. Franceschini sui precari. "Tagliare risorse alla scuola è un suicidio collettivo". Il segretario del Pd Dario Franceschini critica duramente le scelte del governo in materia di istruzione. E, riguardo al problema dei precari, non usa mezzi termini e parla di "emergenza sociale": "Il governo con una mano annuncia di voler preoccuparsi di tutti i precari, con l'altra mette in campo il più grande licenziamento di massa della storia. Non si tratta di persone che lavorano come docenti da qualche mese, ma anche da 18 anni e che quest'anno si trovano improvvisamente senza lavoro. Se non è emergenza sociale questa, non si capisce quale possa essere". Secondo Franceschini occorrerebbe subito un'inversione di tendenza, aumentando gli investimenti nel settore della scuola e della formazione. Fioroni contro la Gelmini. All'indomani delle dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che ha affermato: "I professori che vogliono fare politica escano dalla scuola" il responsabile Educazione del Pd Giuseppe Fioroni risponde a tono: "Più che i professori politicizzati, mi preoccupa di più chi ha frequentato la scuola con poco merito o molte raccomandazioni e poi si mette a far politica facendo gravi danni". E ha aggiunto: "Fare critiche non è fare politica, ma occuparsi del bene delle nuove generazioni". Parole dure anche sulla riforma: "Serve solo a fare cassa. Riqualificare la spesa tagliando risorse alla scuola, è la toppa peggiore di tutti".
Studenti sul tetto. Al grido di "Noi la crisi non la paghiamo" e "I nostri destini non fanno rima con Gelmini", cinquanta studenti del Coordinamento dei Collettivi della Sapienza hanno occupato il tetto della città universitaria a Piazzale Aldo Moro, in segno di solidarietà con gli insegnanti precari contro i tagli alla scuola e all'università pubblica. Per mostrare il loro appoggio ai precari che manifestano davanti al Ministero dell'Istruzione e protestano dai tetti dei provveditorati, gli studenti hanno montato tende da campeggio sul tetto dell'università e hanno annunciato che rimarranno in presidio tutta la notte. Prima occupazione a Milano.
La protesta continua con la prima occupazione dell'anno. Ieri sera il liceo Gandhi di Milano è stato occupato da studenti e ragazzi dei centri sociali per protestare contro la chiusura degli storici corsi serali, che riunivano ben quattro indirizzi di scuola superiore. L'occupazione è durata solo una notte: stamattina alle 7,30 gli agenti del reparto mobile hanno sgomberato l'istituto di piazza XXV aprile. I Cobas. I Comitati di base della scuola, intanto, hanno annunciato uno sciopero generale per il 23 ottobre. "Il popolo della scuola pubblica riempirà le strade di Roma insieme alle altre categorie del lavoro dipendente" annunciano i Cobas in un comunicato. "Diremo no ai tagli, alle controriforme Tremonti-Gelmini, all'espulsione dei precari e ai contratti di disponibilità, alla legge Aprea, alle cattedre oltre le 18 ore e chiederemo le dimissioni del ministro dell'Istruzione", continua la nota. E in contemporanea i precari hanno promosso una manifestazione per il 3 ottobre, che sarà sostenuta anche dai Cobas.
fonte:repubblica

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