12 dic 2011

Firenze, arch. Desideri: con il nuovo teatro abbiamo realizzato un miracolo



Con il nuovo teatro del Maggio Musicale Fiorentino ''abbiamo realizzato un miracolo, non solo italiano, ma mondiale, perché i quasi 160 milioni di euro stanziati per l'opera sono stati lavorati in meno di 22 mesi. Abbiamo vinto il concorso internazionale nel gennaio 2008, nel 2009 abbiamo aperto il cantiere e nel 2011 l'inauguriamo. Un vero record''. Lo afferma all'Adnkronos l'architetto Paolo Desideri, dell'Abdr Architetti Associati, lo studio vincitore del concorso internazionale per la costruzione del nuovo teatro, del quale Desideri fa parte insieme con i colleghi Maria Laura Arlotti, Michele Beccu e Filippo Raimondo. Desideri racconta lo stato di avanzamento dei lavori del nuovo complesso del Maggio Musicale, che attualmente vede l'edificio completo dal punto di vista volumetrico, pronto all'inaugurazione del 21 dicembre solo per gli spazi del pubblico e per la sala del teatro d'opera, senza però la funzionalita' del palcoscenico. ''Il 21 dicembre -spiega Desideri- inauguriamo il teatro lirico, ma con un assetto concertistico, grazie al montaggio di una conchiglia acustica in palcoscenico. Una nuova inaugurazione con la piena funzionalità del palcoscenico si farà il 24 novembre prossimo''.
Data per la quale è previsto anche il completamento di tutta la struttura, compreso l'auditorium da 1.100 posti. Ai quasi 160 milioni stanziati fino a ora, infatti, ne vanno aggiunti ''una quarantina per il completamento del palcoscenico del teatro, e altri quaranta per la sala da concerto, dei quali -spiega l'architetto- il Maggio è ancora in attesa del finanziamento''.
Un progetto estremamente complesso, su cui lo studio Abdr ha lavorato affrontando prevalentemente due problemi: l'integrazione tra la nuova struttura e la città da un lato, e la realizzazione di una complessa macchina scenica produttiva, con una risposta acustica adeguata alle esigenze di un teatro e un auditorium, dall'altro. ''Per realizzare il nuovo complesso del Maggio -spiega Desideri- ci è stata 'consegnata' una zona molto particolare, quella di passaggio tra la città storica, in pietra, e il parco delle Cascine, quindi il verde. Noi abbiamo interpretato quest'area di passaggio, pensandola come la città di pietra che si sgretola nel verde. E abbiamo progettato l'edificio, che si articola in tre volumetrie, la sala lirica, la sala concertistica e la torre scenica, realizzando questi tre volumi come affioranti in un grande sistema articolato di piazze pubbliche, in totale continuità con le Cascine, sulle quali si potrà camminare tranquillamente, come se fossero parti dello stesso parco. Per i materiali -aggiunge- abbiamo scelto il marmo cipollino e il cotto smaltato, entrambi caratteristici degli edifici di Firenze''. ''Il linguaggio architettonico però -tiene a precisare l'architetto- è schiettamente moderno. Poi -aggiunge- credo che questo bisticcio tra modernità e tradizione sia una finta dialettica, il modo di un edificio di stare nella sua epoca non risiede solo nelle forme''.
Fonte: Adnkronos

Nessun commento:

RILEVAZIONE AUDIENCE BY