21 dic 2008

L'accademia di San Luca torna al disegno contemporaneo


In mostra a Roma disegni a firma di oltre ottanta accademici pittori, scultori e architetti italiani e stranieri

Con la mostra 'L'Accademia Nazionale di San Luca per una collezione del disegno contemporaneo', la storica istituzione romana torna alle sue origini e lo fa, paradossalmente, con gli strumenti dell'arte contemporanea.
Nata nel Cinquecento come Accademia del disegno, l'Accademia di San Luca presenta in mostra fino al 19 marzo 2009 i disegni a firma di oltre ottanta Accademici pittori, scultori e architetti italiani e stranieri.
Ad affascinare è l'antinomia generata dall'accostamento per ogni artista di due lavori che segnano, simbolicamente, i suoi esordi e la sua affermazione. Un percorso espositivo a cura di Francesco Moschini che tende ad esaltare l'unicità delle tre massime espressioni artistiche nel loro incipit comune, in quell'atto che si fa testimonianza fedele della propria cifra distintiva all'interno di un'opera finita oppure soltanto di un lavoro preparatorio.
In mostra artisti prestigiosi come i pittori Pablo Echaurren, Pietro Antonio Guccione, Dieter Kopp, Gino Marotta, Leslie Meyer, Franco Mulas; oppure scultori come Pietro e Tommaso Cascella, Mario Ceroli, Mimmo Paladino, Arnaldo Pomodoro; architetti come Carlo Aymonino, Massimiliano Fuksas, Renzo Piano, Paolo Portoghesi.
Ad impreziosire la collezione è ''l'esposizione di disegni che, rispetto ad opere, gli artisti sono meno propensi a concedere. I disegni - ha dichiarato Guido Canella, presidente dell'Accademia di San Luca - sono tracce che spesso rimangono gelosemente custodite in archivio o sulle quali ci si ritorna. Il disegno permette inoltre di avere un confronto sullo stato dell'arte e sulla specificità dell'arte italiana rispetto a quella estera''.
L'esposizione intende sottolineare l'attuale apertura dell'Accademia nei confronti del disegno contemporaneo di artisti, scultori e architetti, allo scopo di costituire un nuovo ''fondo'' all'interno delle già ampie collezioni storiche dell'Accademia, fondo dedicato specificatamente a questo particolare momento espressivo della creatività contemporanea.
L'esposizione è una costruzione in fieri che troverà una sua ulteriore espressione in una mostra itinerante in vari Paesi europei. Tornare, dunque, alla tradizione cinquecentesca dell'Accademia di San Luca ma con lo sguardo rivolto al futuro, alla contaminazione tra segni e disegni, alla scelta svelare al grande pubblico lavori a volte "embrionali" ma già forieri di carriere prestigiose.
E' il caso del noto architetto Portoghesi che espone in mostra il disegno presentato nel 1956 per l'esame di Composizione al fianco del progetto del 1983 realizzato per la 'Città della scienza al Mattatoio'. Dicotomia di colori e forme per Paladino che alla leggerezza dei toni pastello e delle linee semplici del disegno del 1978 affianca la forza del bianco e nero del disegno del 2006.
Rigore estetico e storiografico per un allenstimento capace di ''far emergere la radiografia degli artisti dell'Accademia mantenendo per ognuno la propria autonomia e identità'', ha aggiunto il curatore Moschini.
A fare da file rouge la scelta di disegnare, ovvero dire con il segno, raccontare ognuno a proprio modo suggestioni sempre nuove.
info:Adn

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