10 mag 2009

Colpo di scena al "Premio Strega"


Dopo le due vittorie consecutive con 'Come Dio comanda' di Niccolò Ammaniti e 'La solitiudine dei numeri primi' di Paolo Giordano, nessun autore parteciperà quest'anno all'edizione 2009 del Premio. L'annuncio di Gian Arturo Ferrari, direttore generale Divisione Libri del gruppo di Segrate.

Roma (Adnkronos-cultura) - Colpo di scena all'edizione 2009 del Premio Strega: nessuno scrittore della casa editrice Mondadori sarà in gara. Lo ha annunciato Gian Arturo Ferrari, direttore generale Divisione Libri del gruppo di Segrate. ''Premesso che ogni casa editrice del gruppo è autonoma e che ogni direttore editoriale decide liberamente, posso dire che Mondadori quest'anno non ci sarà, semplicemente perché non c'è stata nessun particolare accensione di interesse'', ha detto Ferrari in un'intervista pubblicata oggi da 'Il Corriere della Sera'.
Mondadori viene da due vittorie consecutive allo Strega: Niccolò Ammaniti con 'Come Dio comanda' e Paolo Giordano con 'La solitiudine dei numeri primi'. Osserva sulla stessa linea, in un'intervista a 'La Repubblica', Massimo Turchetta, direttore generale delle edizioni Mondadori: ''Ci sono anni in cui è meglio concentrarsi sulla semina, dopo aver molto raccolto. Abbiamo vinto per due anni consecutivi, quest'anno vogliamo concentrarci più sugli autori che sui premi''. Nelle scorse settimane si era parlato con insistenza di due libri come possibili candidati Mondadori allo Strega: Alessandro Zaccuri con 'Sanremo e l'infinita notte' e Mauro Corona con 'Le voci del bosco'. Ma l'assenza alla gara imminente non è da leggere come uno schiaffo allo Strega, tiene a precisare Ferrari, che considera il premio romano ''un'istituzione antica e benemerita, paragonabile al Booker Prize inglese, al Goncourt francese''. Semmai è una risposta indiretta alle polemiche che sono fioccate dal marzo scorso a proposito del presunto vincitore annuncato del 2009, che hanno portato al ritiro della candidatura del superfavorito Daniele del Giudice con 'Orizzonte mobile', pubblicato da Einaudi, casa editrice della galassia mondadoriana. E a tal proposito Ferrari puntualizza: ''Del Giudice non si è ritirato, semplicemente non è stato mai candidato. Erano appunto ipotesi, voci, pettegolezzi''.La presentazione dei dodici autori in gara alla 63/a edizione del Premio Strega avverrà martedì 12 maggio a Benevento, citta' della famiglia proprietaria dell'azienda Strega Alberti, lo sponsor del riconoscimento fin dalla fondazione. Tocchera' a Tullio De Mauro, direttore della Fondazione Bellonci, annunciare i libri in gara. Saranno della partita Antonio Scurati con 'Il bambino che sognava la fine del mondo' (Bompiani), presentato dagli Amici della Domenica, come si chiamano i 400 giurati dello Strega, Umberto Eco e Angelo Guglielmi; Tiziano Scarpa con 'Stabat Mater' (Einaudi), sostenuto da Niccolò Ammaniti e Giorgio Montefoschi; Andrea Vitali con 'Almeno il cappello' (Garzanti), presentato da Enzo Golino e Nico Orengo. Si presenterà anche l'esordiente settantenne Cesarina Vighy con 'L'ultima estate' (Fazi), appoggiata da Dacia Maraini e Margaret Mazzantini. In corsa ci saranno poi Filippo Bologna 'Come ho perso la guerra' (Fandango, Alberto Asor Rosa e Giorgio Van Straten); Giorgio Vasta con 'Il tempo materiale' (Minimum Fax, Francesco Piccolo e Stefano Giovanardi); Linda Ferri con 'Cecilia' (E/o,, Elisabetta Rasy e Filippo La Porta); Simonetta Poggiali con 'Ermes' (Neri Pozza, Francesco Durante e Diego De Silva); Massimo Lugli con 'L'istinto del lupo' (Newton Compton, Aurelio Picca e Emanuele Trevi); Dario Buzzolan con 'I nostri occhi sporchi di terra' (Baldini Castoldi Dalai, Guido Davico Bonino e Alberto Bevilacqua); Gaetano Cappelli con 'Parenti lontani' (Marsilio, Cesare De Michelis e Silvio Perrella); Cristiano Cavina con 'I frutti dimenticati' (Marcos Y Marcos, Ernesto Ferrero e Valeria Parrella).
Adn

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