23 feb 2009

Brian Eno apre la giornata romana delle celebrazioni sul Futurismo


"La mia connessione con il Futurismo è molto diretta e inizia quando avevo 16 anni. Mi sono interessato al costruttivismo, al suprematismo, perché erano molto diretti a cambiare la società, ed è quello che vorrei fare io. Cambiarla nel modo in cui sente la gente". Brian Eno, musicista, compositore e produttore discografico inglese, è autore di 'Presentism', la mostra allestita alla Fondazione Memmo di Palazzo Ruspoli che ha inaugurato la giornata futurista organizzata dal comune di Roma in occasione del centenario della pubblicazione del manifesto futurista avvenuta il 20 febbraio 1909. Una installazione che rimarrà visitabile gratis fino al 15 marzo che ripropone il connubio tra arte e musica futurista, una contaminazione, o meglio una tavolozza di sensazioni, timbro e colore fusi in una sintesi audiovisiva che offre un'immagine 'presentista' di Roma. Il progetto direttamente commissionato dal comune all'artista che ama definirsi 'musicista non musicista' è costato 150.000 euro in compartecipazione con sponsor privati. Un lavoro creato appositamente per le celebrazioni romane del Futurismo che però non rimarrà alla capitale. Infatti, alla domanda a Brian Eno se pensa di donarla alla città, lui risponde, "sarebbe bello ma costa ottantamila euro". Intanto il videoartista intende donare al pubblico romano una nuova percezione di presente: "Dobbiamo pensare al futuro come un lungo adesso. Il futuro non ha connessione con il presente ma è un tutt'uno". Ecco perché la sua videoinstallazione, "se pure fosse osservata per mille anni, il visitatore non vedrebbe mai la stessa immagine". Musica e colori in movimento riempiono la stanza che accoglie il visitatore in un'atmosfera di pacatezza, riflessione. "Mi piace che il mio pubblico abbia una esperienza comoda, ecco perché creo degli spazi dove si può rimanere per ore - spiega Brian Eno - non so se sia arte, teatro o design, ma voglio creare qualcosa da donare alla gente". Eno è stato il primo a concepire musica per spazi non convenzionali 'immergendo' l'ascoltatore in uno specifico ambiente dove mantenere in stretta relazione la mente, il corpo e gli strumenti offerti dalla tecnica. "Abbiamo chiesto a Brian Eno, uno dei più grandi artisti viventi, di lavorare per rappresentare e interpretare lo spirito e l'estetica di un movimento che Eno riesce a rappresentare in maniera plastica - spiega Umberto Croppi, assessore alla Cultura del comune di Roma - sa unire l'immagine con l'immagine in movimento. Lo ha fatto in maniera grandiosa in cui la musica rappresenta un elemento di assoluta compenetrazione.
Il Futurismo torna così ad occupare nella storia e nel costume il ruolo che gli spettava dopo anni di rimozione e silenzio". "Grazie a Brian Eno per la sua disponibilità artistica e sociale a divulgare i valori alti della cultura. Questa è una giornata importante per la nostra città che mostra una faccia europea". Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenuto alla presentazione della mostra. "Una giornata con la quale vogliamo rinnovare l'attenzione verso il Futurismo attraverso una serie di eventi che invaderanno tutta la città, perché ogni persona possa vivere questa esperienza, evitando così che rimanga solo un evento per pochi. Riproponendo, insomma, il vero senso del Futurismo".
fonte: Adnkronos

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