20 feb 2009

Giotto e il Trecento


“Giotto e il Trecento. Il più Sovrano Maestro stato in dipintura”: dal 6 marzo al 29 giugno 2009 il Complesso del Vittoriano di Roma ospita un’imponente rassegna dedicata all’artista-simbolo dell’intero Medioevo, il primo vero artista “italiano”, ed all’impatto straordinario che il suo segno ebbe su ogni aspetto del linguaggio artistico in tutto il territorio nazionale. A oltre settanta anni dall’ultima grande mostra su Giotto e la pittura in Italia tra fine Duecento e prima metà del Trecento, allestita alla Galleria degli Uffizi nel 1937 per celebrare il sesto centenario della morte del maestro fiorentino, oltre 150 opere, tutte di altissimo livello e di qualità indiscussa, sono raccolte qui per la prima volta per ripercorrere nella sua interezza il percorso figurativo giottesco, presentando gli ultimi sviluppi della critica storico-artistica in materia. Maestosi polittici, preziosissime opere su tavola, importanti sculture, rari manoscritti e oreficerie di pregio danno conto di tutte le diverse ramificazioni dell’influsso del maestro fiorentino sull’arte italiana del suo tempo e in tale preziosa selezione spiccano 20 capolavori eseguiti da Giotto, oggi molto difficili da spostare per ragioni di conservazione ed in mostra a Roma per la prima volta, in un’esposizione destinata ad essere un evento unico e irripetibile.
La Mostra, che nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero degli Affari Esteri, nonché del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e della Conferenza Episcopale Italiana e avvalendosi del sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della Regione Lazio. La rassegna è organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia.
Le più importanti istituzioni museali ed ecclesiastiche del Paese sostengono l’iniziativa con straordinaria generosità attraverso il prestito di opere magnifiche; tra esse spiccano: Galleria degli Uffizi, Galleria dell’Accademia di Firenze, Museo Nazionale del Bargello, Museo Horne, Museo dell’Opera di Santa Croce, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Musei Civici di Padova, Museo Civico Medievale di Bologna, Pinacoteca Nazionale di Siena, Galleria di Palazzo Bianco di Genova, Fondazione Cini, Biblioteca Ambrosiana, Biblioteca Medicea Laurenziana e Biblioteca Nazionale Marciana. La mostra ha ampio respiro internazionale con la partecipazione, tra gli altri, dei seguenti musei: Capitolo di San Pietro in Vaticano, Fabbrica di San Pietro in Vaticano e Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano; North Carolina Museum of Art, Raleigh, San Diego Museum of Art, San Diego, The Metropolitan Museum of Art, New York; Musée du Petit Palais, Avignone, Musée des Beaux-Arts, Nantes, Musée du Louvre - Departement des Arts Graphiques e Bibliothèque Nationale de France, Parigi, Musée des Beaux-Arts et d’Archéologie, Troyes; Museu Nacional d’Art de Catalunya, Barcellona.
La mostra è a cura del Prof. Alessandro Tomei, Ordinario di Storia dell’Arte Medievale, Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, in collaborazione con Claudia Viggiani. Il progetto è sostenuto da un prestigioso comitato scientifico, presieduto dal Prof. Arturo Carlo Ottaviano Quintavalle, Ordinario di Storia dell’Arte Medievale, Università di Parma, e composto dai maggiori esperti italiani e stranieri dell’età medievale e della pittura del Duecento e del Trecento: Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo museale fiorentino; Davide Banzato, Direttore dei Musei Civici di Padova; Giuseppe Basile, Istituto Centrale per il Restauro, Roma; Caterina Bon di Valsassina, Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro, Roma; Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa e ispettore della Pontificia Commissione di Archeologia sacra; Roberto Cecchi, Direttore Generale per i beni architettonici, storico artistici ed etnoantropologici; Francesco Gandolfo, Ordinario di Storia dell’arte medievale, Università di Roma, Tor Vergata; Mons. Pasquale Iacobone, Pontificio Consiglio della Cultura e Pontificia Università Gregoriana, Città del Vaticano; Louis Godart, Consigliere culturale del Presidente della Repubblica Italiana; Herbert L. Kessler, Ordinario di Storia dell’arte, Johns Hopkins University, Baltimora; Valentino Pace, Ordinario di Storia dell’arte medievale, Università di Udine; Antonio Paolucci, Direttore, Collezione d’Arte Religiosa Moderna, Musei Monumenti Gallerie Pontificie; Bruno Santi, Soprintendente all’Opificio delle Pietre Dure, Firenze; Michael Viktor Schwarz, Ordinario di Storia dell’arte medievale, Universität Wien; Angelo Tartuferi, Direttore del Dipartimento dell’Arte dal Medioevo al Quattrocento, Museo degli Uffizi; Mons. Timothy Verdon, Direttore dell’Ufficio catechesi attraverso l’arte della Curia arcivescovile di Firenze.
La mostra è stata anche l’occasione per importanti restauri che verranno presentati qui in anteprima assoluta, come quello del Polittico di Badia di Giotto dal Museo degli Uffizi.
fonte:mibac

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